
AGEVOLAZIONE Resto al Sud 2.0: Guida Definitiva 2025 per Imprenditori del Mezzogiorno
Resto al Sud 2.0: Guida Definitiva 2025 per Imprenditori del Mezzogiorno
Introduzione al programma Resto al Sud
Hai meno di 55 anni e sogni di metterti in proprio nel Sud Italia? Il 2025 potrebbe essere l’anno della svolta. Grazie all’iniziativa Resto al Sud 2.0, rilanciata e potenziata, il Governo italiano sostiene chi vuole fare impresa nelle regioni del Mezzogiorno. Non è solo un incentivo: è una vera opportunità per trasformare idee in realtà produttive, creare lavoro e restare (o tornare) nel proprio territorio con un progetto vincente.
Resto al Sud nasce nel 2017 e nel corso degli anni è stato aggiornato con misure più inclusive, importi maggiori e nuove agevolazioni. Il 2025 segna l’introduzione della versione 2.0, una marcia in più pensata per giovani under 35 con un occhio all’innovazione, alla sostenibilità e al digitale.
Differenza tra Resto al Sud 2025 e Resto al Sud 2.0
Resto al Sud 2025 continua a essere il punto di riferimento per gli aspiranti imprenditori tra i 18 e i 55 anni. Offre una combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Resto al Sud 2.0, invece, è pensato specificamente per i giovani sotto i 35 anni, con una dotazione di voucher iniziali e percentuali di contributo più elevate. Una misura rivolta a chi è disoccupato o inoccupato da almeno 12 mesi, o percettore di NASPI/DIS-COLL.

Chi può beneficiare di Resto al Sud 2025
Per accedere a Resto al Sud 2025, occorre:
Avere tra i 18 e i 55 anni
Non avere un’attività avviata al 21 giugno 2017
Non avere un contratto a tempo indeterminato
Essere residenti o pronti a trasferirsi in una delle aree ammesse entro 60 giorni
Sono ammessi aspiranti imprenditori, liberi professionisti, ditte individuali e società (anche cooperative). È una misura che supporta tanto chi parte da zero quanto chi vuole consolidare o espandere un’attività avviata dopo il 2017.
Chi può accedere a Resto al Sud 2.0 (Investire al Sud)
Investire al Sud è il nome alternativo dato a Resto al Sud 2.0, una misura dedicata agli under 35. Requisiti:
Disoccupazione/inattività da almeno 12 mesi
Non iscritti a percorsi di studio o formazione
Percettori di GOL, NASPI o DIS-COLL
La finalità è creare nuove imprese che siano digitali, sostenibili o innovative, o che portino servizi utili al territorio.
Aree geografiche coperte dall’agevolazione
Le agevolazioni Resto al Sud e Resto al Sud 2.0 sono valide per attività con sede in:
Regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia
Cratere sismico del Centro Italia: Comuni di Umbria, Marche, Lazio
Isole minori del Centro-Nord
Anche chi non risiede inizialmente in queste zone può partecipare, a patto di trasferire la residenza entro 60 giorni dall'approvazione della domanda.
Tipologia di imprese e settori ammessi
Sono finanziate le attività nei settori:
Artigianato e industria
Produzioni agroalimentari
Pesca e acquacoltura
Servizi, turismo, attività professionali
🚫 Settori esclusi: commercio puro, attività che non producono beni o servizi innovativi. Tuttavia, è ammesso il commercio dei propri prodotti.
Tipologie di spese finanziabili
Le agevolazioni possono essere utilizzate per:
Acquisto di macchinari, attrezzature, software
Ristrutturazioni e adattamenti locali
Spese di gestione (limite 20% dell’importo totale)
Spese promozionali e marketing
Digitalizzazione e tecnologia (soprattutto in 2.0)
Importi e vantaggi finanziari
Forma giuridica
Importo massimo
Composizione
Ditta individuale
60.000 €
30k fondo perduto + 30k prestito Invitalia
Società fino a 4 soci
200.000 €
100k fondo perduto + 100k prestito Invitalia
2.0 Voucher iniziale
40.000 € / 50.000 €
Bonus avvio in digitale, sostenibilità, tech
Fondo aggiuntivo Decreto Rilancio
Le imprese che completano un progetto Resto al Sud possono ricevere un ulteriore contributo a fondo perduto:
15.000 € per ditte individuali
Fino a 40.000 € per società (10.000 € per socio)
Come e quando presentare domanda
Tutte le domande si presentano online tramite la piattaforma Invitalia. La procedura è a sportello, cioè si prosegue fino a esaurimento fondi. Documentazione richiesta:
Business plan
Documenti anagrafici
Preventivi e piano investimenti
Tempistiche di approvazione e realizzazione progetto
Valutazione media: 60 giorni
Avvio progetto: entro 60 giorni dall’approvazione
Monitoraggio per l’intera durata del finanziamento
Cosa serve per preparare un progetto vincente
Business plan solido
Chiarezza sugli obiettivi
Indicatori misurabili di successo
Strategia di marketing e impatto sul territorio
Supporto e assistenza tecnica alla presentazione
📩 Aumenta Fatturato può aiutarti nella:
Verifica dei requisiti
Redazione del progetto
Caricamento documenti
Dialogo con Invitalia
👉 Scrivici a: [email protected]
Errori da evitare nella domanda
❌ Non verificare i requisiti
❌ Presentare un progetto vago
❌ Mancanza di documenti giustificativi
❌ Trascurare la sostenibilità economica
Domande frequenti sull’agevolazione Resto al Sud 2.0
1. Serve già avere una partita IVA?
No, è sufficiente avere un progetto. La partita IVA sarà aperta dopo l’approvazione.
2. Posso partecipare con altri soci?
Sì, fino a 4 soci per ottenere fino a 200.000 €.
3. Lavoro part-time, posso accedere?
Dipende. Non devi avere contratti a tempo indeterminato.
4. Posso presentare domanda anche se risiedo al Nord?
Sì, ma dovrai trasferirti entro 60 giorni.
5. Quali spese sono escluse?
Commercio puro, acquisto immobili, auto non strumentali.
6. C’è un limite massimo di progetti finanziabili?
No, ma i fondi sono limitati e si va a sportello.
Il Sud Italia ha bisogno di idee, visione e coraggio. Con Resto al Sud 2.0, finalmente hai gli strumenti per realizzare il tuo progetto. Che tu voglia aprire un laboratorio artigianale, un agriturismo o uno studio digitale, il momento è adesso.
💪 Non restare fermo. Agisci. Investi nel tuo futuro.
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